Due ciclisti hanno fatto la storia scendendo dal Mera Peak

Tomáš Zejda e Ondřej Novák, avventurosi ciclisti cechi, sono appena tornati dal Nepal dopo aver compiuto un'impresa straordinaria che ha lasciato un segno nel mondo dello sport. Hanno raggiunto una pietra miliare storica diventando i primi a scendere il Mera Peak (6.476 m) - ampiamente riconosciuto come la montagna più alta accessibile ai turisti senza bisogno di attrezzature da scalata specializzate - con la loro mountain bike.

Siccome BITmarkets è stato un appassionato sostenitore del ciclismo e un alleato del team ceco per un certo periodo di tempo, siamo stati felici di essere parte di un tentativo così ambizioso di fare ciò che non è mai stato fatto prima. Questo ambizioso progetto di due ciclisti appassionati ci ha ispirato a sostenere e sponsorizzare il loro viaggio, e la loro storia sembra essere mozzafiato come l'idea stessa.

Come un'idea folle è diventata una realtà ancora più folle

"È stata senza dubbio la sfida più difficile che abbiamo mai affrontato in vita nostra", ha dichiarato Tomáš Zejda, un importante corridore di slopestyle e freestyle.

"Abbiamo avuto l'idea di scendere in bicicletta dalla montagna più alta del Nepal dopo aver conquistato il Kilimangiaro.

Il fatto che nessuno ci avesse mai provato prima significava che era un'idea piuttosto folle, per la quale abbiamo deciso di rischiare la vita. Alla fine, però, è stata un'esperienza emozionante e piena di adrenalina, accompagnata poi da gioia, pace interiore e sensazioni difficili da descrivere", ha detto Zejda, che partecipa regolarmente alle più grandi gare del mondo.

Sotto la guida dell'esperto alpinista Jan Trávníček, la spedizione in Nepal è durata ventuno giorni. Prima dell'impresa da record, il team si è sottoposto a un acclimatamento essenziale e ha intrapreso la scalata di più giorni del Mera Peak. Durante questa impegnativa scalata, i partecipanti hanno affrontato temperature gelide, che durante la notte sono scese a -15 °C.

Tuttavia, secondo Ondřej Novák, questa non è stata la sfida più grande del loro viaggio. "Avevamo già fatto esperienza del freddo e del buio durante la scalata del Kilimanjaro. Questa volta, però, abbiamo dovuto affrontare anche diversi crepacci glaciali lungo il percorso e la parte più difficile di tutte è stata quella di dover portare le nostre biciclette sulle spalle per più di cento chilometri", ha descritto.

Una storia da raccontare per generazioni

La discesa stessa è stata molto rischiosa poiché l'unico sentiero per scendere era largo circa trenta centimetri e il lato destro della collina era ghiacciato con un profondo abisso proprio accanto. Entrambi i ciclisti hanno condiviso l'esperienza più inquietante del loro viaggio. "A un certo punto della discesa sono stato trascinato sul lato destro, ma per fortuna sono riuscito a raddrizzare la rotta e a proseguire verso la salvezza. Proprio quando pensavamo di avere alle spalle la parte più pericolosa, si è annuvolato e siamo stati fortunati a vedere dove dovevamo andare", ha osservato Novák, mentre Zejda ha confessato: "Ho colpito per sbaglio una delle crepe di ghiaccio e la mia ruota posteriore è caduta. Ho dovuto saltare velocemente e allo stesso tempo ho rischiato di cadere in una buca profonda diversi metri. Per fortuna sono tornato dalla porta della morte".

L'impresa non è certo passata inosservata e i motociclisti sono stati accolti a casa con ovazioni. Il tributo finale al loro successo, tuttavia, è previsto per l'autunno: un documentario su Netflix, attualmente in fase di realizzazione da parte di Drive Film Factory e Bontonfilm. "Stiamo creando un'opera audiovisiva stimolante che combinerà la dimensione umana di un documentario, la bellezza naturale del Nepal, filmati d'azione adrenalinici e traccerà il viaggio per tentare qualcosa che nessuno ha mai fatto prima", ha osservato il regista Matěj Pichler.

BITmarkets è felice di aver fatto parte di questo viaggio e si congratula con entrambi i biker! Come ha giustamente detto il COO di BITmarkets, Peter Sumer: "In qualità di partner e sostenitori di lunga data del ciclismo, non potevamo mancare alla discesa dei ciclisti cechi dalla cima della montagna più alta del Nepal, il Mera Peak, che ha lasciato un segno indelebile nella storia di questo sport. È bello sostenere imprese sportive uniche e vedere fino a che punto i confini umani possono essere superati attraverso lo sport".