Un recente sondaggio suggerisce che l'interesse per le criptovalute come parte della pianificazione pensionistica sta crescendo nel Regno Unito. Secondo Aviva, che ha intervistato 2.000 adulti britannici all'inizio del mese, il 27% ha dichiarato di essere aperto a includere le criptovalute nei propri fondi pensione. Di questi, oltre il 40% ha citato come motivazione principale il potenziale di rendimenti più elevati.
Il sondaggio ha rilevato che il 23% degli intervistati prenderebbe in considerazione la possibilità di ritirare parte o tutti i propri risparmi pensionistici per investire in criptovaluta. Dato che più di quattro adulti britannici su cinque possiedono pensioni per un valore complessivo di circa 3,8 trilioni di sterline ($5,12 trilioni), tale interesse potrebbe potenzialmente convogliare un capitale significativo nella criptovaluta.
Ciononostante, le opzioni per aggiungere la criptovaluta alle pensioni rimangono limitate nel Regno Unito. Il sondaggio è arrivato poco dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che consente ai piani pensionistici 401(k) statunitensi di includere bitcoin e altre criptovalute, aprendo l'accesso a oltre $9 trilioni di asset.
Aviva ha riferito che circa un adulto britannico su cinque — circa 11,6 milioni di persone — ha posseduto criptovalute, e due terzi di loro ne detengono ancora qualcuna oggi. Quasi il 20% di coloro che hanno un'età compresa tra i 25 e i 34 anni ha ammesso di aver già ritirato i fondi pensione per investire in criptovalute.
Ciononostante, le preoccupazioni persistono. I problemi di sicurezza, come hacking e phishing, sono al primo posto tra le preoccupazioni del 41%, seguiti dalla mancanza di regolamentazione al 37% e dalla volatilità al 30%. Michele Golunska, managing director wealth and advice di Aviva, ha sottolineato i vantaggi delle pensioni tradizionali, affermando: "Non dobbiamo dimenticare il valore della buona vecchia pensione. Offre alcuni vantaggi potenti, come i contributi del datore di lavoro e gli sgravi fiscali, che possono fare una vera differenza per il tuo benessere finanziario a lungo termine."
Mentre quasi un terzo degli intervistati si è detto interessato alle criptovalute, ma ha ammesso di non averne compreso appieno gli aspetti negativi, il 27% ha dichiarato di non essere a conoscenza di alcun rischio. Ciò avviene mentre il Regno Unito avanza con una proposta di quadro normativo per le borse e i fornitori di servizi di criptovaluta, finalizzato ad aumentare la trasparenza e la protezione dei consumatori.
Al tempo stesso, l'adozione è rallentata dalle banche, con il 40% degli investitori intervistati che ha riferito che le proprie banche hanno bloccato o ritardato i pagamenti ai fornitori di criptovaluta.
Fonti:
https://cointelegraph.com/news/quarter-uk-open-to-crypto-in-retirement-funds