Si sta formando una nuova coalizione all'interno dell'Unione Europea per spingere per una sorveglianza unificata del mercato degli asset crittografici sotto un unico regolatore UE. Francia e Austria hanno unito le forze per sfidare gli approcci nazionali frammentati tra gli Stati membri, chiedendo che l'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) diventi l'unico supervisore del mercato delle criptovalute.
La Francia vuole che l'UE conceda all'ESMA un'autorità diretta sui principali società di criptovalute sostituendo l'attuale sistema di "passaporto" che consente alle società autorizzate in un Paese di operare in tutti i 27 Stati dell'UE.
François Villeroy de Galhau, governatore della Banca di Francia, ha avvertito che il quadro attuale incoraggia l'arbitraggio normativo, con le imprese che cercano i Paesi che offrono le condizioni di licenza più favorevoli. Gli Stati più piccoli con regole più leggere sono diventati dei gateway per le imprese di criptovalute per accedere al mercato europeo.
Villeroy ha anche sottolineato il rigore stablecoin regolamentazione, avvertendo che l'emissione transfrontaliera potrebbe portare all'arbitraggio durante lo stress del mercato - particolarmente preoccupante, dato che il 90% del trading globale di cripto avviene su appena dieci piattaforme.
Il governatore della banca centrale austriaca, Martin Kocher, ha appoggiato la posizione della Francia, chiedendo un ruolo più forte dell'ESMA nella supervisione dei mercati delle criptovalute. L'iniziativa congiunta di Austria, Francia e Italia è emersa il mese scorso, sollecitando l'autorità di vigilanza dell'UE ad applicare il regolamento MiCA in modo uniforme in tutti gli Stati membri.
I tre Paesi hanno addirittura accennato a boicottare il MiCA se persistono condizioni di mercato inique, criticando la scappatoia che consente alle società di criptovalute di soddisfare i requisiti di licenza in uno Stato membro e di operare liberamente in tutta l'UE - anche in Paesi con regole locali più severe.
"Non escludiamo la possibilità di rifiutare il passaporto UE. È giuridicamente complesso e manda un pessimo segnale per il mercato unico - è un po' come l'arma atomica... ma è comunque un'opzione che teniamo in riserva", ha avvertito Marie-Anne Barbat-Layani, presidente dell'autorità di regolamentazione finanziaria francese AMF (Autorité des Marchés Financiers). Le prossime settimane mostreranno come si svilupperà questo stallo normativo.
Fonti:
https://www.thebanker.com/content/77d4f6b4-acd3-4b1a-83a8-765822551438