La Francia chiede una vigilanza più severa sulle criptovalute nell'UE

10.10.25.03

Il mercato europeo delle criptovalute potrebbe subire una regolamentazione più severa nei prossimi mesi. François Villeroy de Galhau, governatore della banca centrale francese, ha esortato l'UE a concedere poteri di vigilanza sulle principali società di criptovalute all'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA). Egli sostiene che è necessaria una supervisione unificata per evitare che le imprese scelgano i Paesi con le regole più permissive. Ha anche avvertito che le attuali normative sulle stablecoin contengono scappatoie che potrebbero indebolire l'euro nel lungo periodo.

La vigilanza frammentata rappresenta un rischio

Al momento, le società di criptovalute nell'UE sono regolate dalle autorità nazionali. In pratica, alcuni Paesi applicano una supervisione rigorosa, mentre altri sono molto più indulgenti. Villeroy de Galhau ha osservato che questo approccio porta alla disuguaglianza del mercato e consente l'arbitraggio normativo - le aziende possono scegliere la giurisdizione più facile per la concessione di licenze e poi espandersi in tutto il mercato unico dell'UE.

Secondo lui, la supervisione dovrebbe essere trasferita all'ESMA per garantire un'applicazione coerente ed equa in tutti gli Stati membri. La mossa fa parte del più ampio piano della Commissione Europea di spostare la supervisione di alcuni settori finanziari, tra cui quello delle criptovalute, dal livello nazionale a quello dell'UE.

Le monete stabili viste come una minaccia per l'euro

Nel suo discorso di Parigi, Villeroy si è anche concentrato sulle monete stabili, in particolare quelle ancorate al dollaro statunitense. L'attuale quadro normativo MiCA (Markets in Crypto-Assets) permette di emettere più volte la stessa stablecoin, anche al di fuori dell'UE, e non richiede riserve complete. Ha definito questa una "debolezza normativa" che potrebbe aumentare la dipendenza dell'Europa dagli emittenti stranieri e minare l'euro.

La Francia non è sola nelle sue preoccupazioni. La banca centrale italiana e il Comitato europeo per il rischio sistemico (ESRB) hanno entrambi messo in guardia dai rischi di una simile impostazione, suggerendo che l'emissione di monete stabili da paesi extra-UE dovrebbe essere del tutto vietata. Sebbene il parere dell'ESRB non sia giuridicamente vincolante, esso aumenta la pressione sui politici affinché rafforzino le regole sulle stablecoin.

Il MiCA mira all'unità, ma presenta ancora delle lacune

Il MiCA è stato concepito per creare un quadro normativo unico per gli asset crittografici in tutta l'UE, rendendo più facile per le società operare con un'unica licenza ("passaporto") in tutto il blocco. Tuttavia, questo vantaggio espone anche dei punti deboli: se la regolamentazione di un Paese è troppo morbida, l'intero mercato dell'UE può essere compromesso.

Questo problema è già emerso. L'ESMA ha recentemente criticato Malta per il suo processo di autorizzazione poco rigoroso e l'AMF francese ha avvertito che le continue disparità normative potrebbero mettere in discussione la validità del passaporto europeo.

La presidente dell'ESMA Verena Ross sostiene l'idea, affermando che la centralizzazione della supervisione renderebbe il mercato europeo delle criptovalute più forte, più competitivo e più sicuro.

Fonti:

https://www.banque-france.fr/fr/interventions-gouverneur/fintechs-et-souverainete-trois-piliers-renforcer-ensemble

https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/interventi-direttorio/int-dir-2025/20250918-scotti/index.html

https://cointelegraph.com/news/european-union-stablecoin-ban-report

https://www.ft.com/content/36bd279c-215e-4582-90ff-7efd6bfa54ea

https://www.esma.europa.eu/press-news/esma-news/esma-identifies-opportunities-strengthen-mica-authorisations

https://cointelegraph.com/news/bank-france-esma-mica-stablecoin-rules

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